È stato praticamente en-plein al Campionato delle Società di Fossa Olimpica per i sodalizi della Sicilia. Sul terreno del Tav Roma il sestetto di Torretta in Prima categoria ha letteralmente stravinto con un punteggio (680/750) che ai nisseni ha attribuito un vantaggio abissale su tutte le altre formazioni. Ma al Concaverde si è verificato quello che con un’iperbole astronomica si definirebbe allineamento di tutti i pianeti. Il podio del confronto riservato alla Terza categoria è stato infatti monopolizzato dalle formazioni isolane: La Contea si è imposta con 664/750 davanti a Ramacca (651) e San Demetrio (648).
La vittoria di Torretta tra le formazioni di Prima categoria corona un’annata eccezionale per il sodalizio di Caltanissetta che a livello di confronti intersocietari nel 2022 ha vinto tutto quello che si poteva vincere: d’inverno, d’estate e d’autunno. All’affermazione più recente ha contribuito con la consueta autorevolezza capitan Fabio Sollami insieme al team collaudatissimo completato da Michele Sollami, Francesco Gorgone, Giovanni Antonino Sollami, Paolo Vitale e Paolo Putano.
“Il nostro collettivo, prima di essere una squadra di atleti, - ha spiegato capitan Fabio Sollami - è un gruppo di amici e di appassionati di questo magnifico sport. Va detto che il Tav Torretta investe tantissimo sull’attività agonistica e anche sulla formazione dei propri atleti a partire proprio dal Settore Giovanile, pertanto la continua crescita qualitativa è proprio nella strategia di fondo del sodalizio.”
“Non c’è dubbio - ha proseguito il leader della formazione nissena - che la stagione 2022 sia stata stratosferica: sicuramente a livello di gare a squadre, ma per molti di noi anche a livello individuale. Possiamo dire con orgoglio di aver partecipato a tutte le gare federali più importanti con grandi risultati e possiamo dire di aver centrato tutti gli obbiettivi.”
“Quando mi chiedono quale sia il segreto di questa straordinaria fioritrura di successi delle squadre e delle individualità siciliane, non ho difficoltà a spiegare: quello che la nostra regione sta vivendo è una sorta di trance agonistica che è determinata dalla sana competizione che si è instaurata tra tutti i sodalizi siciliani. La volontà sportiva di primeggiare e di proiettare agli onori della cronaca i colori della propria squadra porta tutti gli appassionati a dare il meglio e i risultati si vedono anche e soprattutto a livello collettivo. A questo proposito non posso fare a meno di sottolineare che la Sicilia è sempre presente in forze a tutti gli appuntamenti dell’attività federale nazionale e, in considerazione di questo fenomeno, credo che sia arrivato il momento di assegnare delle competizioni importanti del calendario proprio anche ai nostri impianti per offrirci l’opportunità di dimostrare la nostra ospitalità e la nostra accoglienza.”
Nel confronto di Terza categoria sulle pedane del Concaverde di Lonato La Contea ha primeggiato grazie alle prove di Adriano Avveduto, Francesco Mozzicato, Maurizio Annaloro, Serafino Lo Porto, Daniele Castiglia e Antonio Emanuele Giudice.
“La Contea - ha dichiarato Adriano Avveduto - si presentava al Campionato di Terza categoria per la terza volta in sette anni, con due formazioni, in virtù della conquista del titolo italiano di Quarta categoria, che è la nostra divisione di appartenenza, che avevamo conseguito nella stagione precedente. Dopo due tentativi che non si erano concretizzati nell’affermazione, quest’anno era invece nostra intenzione centrare il risultato più importante. Peraltro non si è trattato di una trasferta nata sotto i migliori auspici: l’aereo che ci ha portato a destinazione dalla Sicilia ha viaggiato con cinque ore di ritardo e questo inconveniente ha inevitabilmente anche stravolto il nostro programma di preparazione sul campo di gara.”
“Ho designato la prima squadra - ha proseguito Adriano Avveduto - in virtù dell’esperienza degli atleti e dell’appartenenza storica di alcuni di essi alle nostre insegne, ma anche in base alle doti consolidate di cuore e di forza d’animo che sono prerogative indispensabili in una gara di questo genere, soprattutto per una competizione in cui ci attendeva uno schema difficilissimo in un campo molto tecnico e con condizioni meteo proibitive: per tutta la giornata delle prove il Concaverde è stato bersagliato dalla pioggia e invece freddo e vento hanno caratterizzato il giorno successivo, cioè la prima giornata di gara. Posso dire che mi ha impressionato davvero il responso della gara di Lonato. La Contea e San Demetrio sicuramente avevano le carte in regola per ottenere un ottimo risultato. Il risultato della Società di Ramacca è stato invece una sorpresa, anche se dobbiamo riconoscere che la formazione al suo interno aveva elementi davvero molto validi. Ma dovendo fornire un’interpretazione personale di questo exploit, mi sento di dire che il risultato di Ramacca sia stato determinato, oltre che indiscutibilmente dal valore tecnico, anche dal grande entusiasmo che hanno saputo esprimere gli atleti e i dirigenti e dalla volontà di tutti di raggiungere un risultato che per la Società catanese è un vero record.”
Nell’occasione per i colori di Ramacca sono scesi in campo Davide Pulvirenti, Gaetano Licciardello, Raffaello Grassi, Provvidenzio Messina, Sergio Domenica e Giuseppe Centonze. Ed è il coach Giovanni Termini a illustrare la grande impresa del club catanese: “Se devo essere sincero, credevo alla possibilità di un risultato di questo genere perché avevo seguito quelli che chiamo i miei ragazzi sul nostro campo di Ramacca durante gli allenamenti ed avevo intuito che c’era la possibilità di andare a podio. Poi la prima serie di gara aveva un po’ spento gli entusiasmi, ma non ci siamo persi d’animo e alla fine della prima giornata avevamo già recuperato e appunto ci eravamo portati in zona podio. Nel nostro gruppo questa volta c’erano anche dei veri debuttanti come Provvidenzio Messina e Sergio Domenica che non avevano mai affrontato una gara così impegnativa, ma il gruppo è stato molto coeso e con in contributo degli atleti più esperti ha saputo procedere unito fino al conseguimento di questo meraviglioso argento.”
Autori di uno straordinario recupero dopo il passo falso della prima giornata di gara sono stati i portacolori di San Demetrio: Salvatore Dell’Aquia, Fabio Alfio Brunno, Concetto Tuzza, Filadelfo Gaeta, Giuseppe Salustro e Michele Misenti. Ma il presidente Arcangelo Di Mari, che ha diretto personalmente la squadra come di consueto, pur soddisfatto del prestigioso bronzo, non nasconde un po’ di delusione.
“Le attese erano più alte - ha confessato il massimo dirigente del sodalizio siracusano - e sulla carta, per i risultati conseguiti da San Demetrio in questa stagione, potevamo certamente fare di più: l’obbiettivo più che realistico era infatti il secondo posto. Si è verificato un inatteso calo di tensione agonistica nella seconda e nella terza serie del primo giorno. Qualcosa di realmente imprevedibile: non siamo mai usciti di pedana in precedenza con un 120 come questa volta! Allora abbiamo fatto una riunione a fine giornata: abbiamo parlato di quanto era accaduto, lo abbiamo analizzato e siamo riusciti a ritrovare la volontà di riscattarci nella seconda giornata in cui effettivamente siamo stati autori delle migliori serie. Un po’ di amarezza resta, ma c’è senz’altro un risultato bellissimo che ci rende tutti felici e che dobbiamo celebrare: tre squadre siciliane sullo stesso podio.”
“Da dirigente federale della Sicilia - ha concluso a questo proposito il Consigliere federale Adriano Avveduto - a mia volta non posso che essere felicissimo e orgoglioso di questo primato a cui hanno contribuito insieme La Contea, Ramacca e San Demetrio: ovvero il conseguimento di tutte le medaglie della stessa gara da parte di tre Società della nostra regione. Un risultato storico che, in parallelo al successo di Torretta in Prima categoria, conferma ancora una volta la straordinaria vitalità del tiravolismo della nostra regione.”