la formazione ha totalizzato 556/600 ed è stata superata soltanto dal brillante team del Piemonte che si è assicurato il Trofeo delle Regioni del 2023 con 558.
“Quello conquistato nel Trofeo delle Regioni di Fossa Universale - ha commentato il Direttore tecnico Adriano Avveduto - è un argento che ripaga di grandi sacrifci. Siamo soddisfatti perché la conquista della medaglia è sempre un grande evento sportivo e se poi leggiamo l’ultima serie, vediamo che abbiamo stabilito perfino il record della manifestazione. Prima di quell’ultima serie sapevo che si trattava di un recupero quasi impossibile perché il Piemonte si presentava con otto piattelli di vantaggio. La squadra del Piemonte ha fatto una gara regolarissima e deve essere certamente applaudita per l’impresa. L’ultima nostra serie eccezionale, quella del 145/150, non è stata sufficiente per ribaltare le sorti della gara, ma siamo arrivati a due piattelli dall’oro. Il rammarico è tanto perché eravamo una squadra preparata per vincere, a fronte comunque di un panorama di squadre molto forti come Lombardia, Lazio, Campania e il Piemonte stesso che erano accreditate per la vittoria. Abbiamo certamente prodotto prestazioni di livello: il nostro Junior Luca Baldo Annaloro, che ha appena sedici anni, ha fatto 87/100 e l’altro Junior, Giuseppe Fiume, che nell’Universale è ormai un’assoluta certezza, ha addirittura fatto il punteggio più alto: 97. Anche negli altri casi: risultati di assoluto rilievo. Il 96 di Triscari che ha fatto una stagione eccezionale all’Universale, come i 94 di Putano e Pollicino che sono sempre due garanzie in squadra, per concludere con l’88 di Ferdinandi la cui figura svolge un ruolo di grande collante del gruppo. Sono quindi fiero della prova dei miei atleti e di questo argento che abbiamo donato alla nostra regione. E non posso che sollecitare un applauso sentito per tutte le squadre della Sicilia che si è presentata al gran completo in tutti i Trofei delle Regioni.”
Si è invece attestata al sesto posto la formazione di Fossa Olimpica che Fabio Sollami ha guidato al confronto sulle pedane abruzzesi del Tav Sant’Uberto. La squadra composta da Salvatore Dell’Aquia, Pierluigi Sollami, Salvatore Francolino, Francesco Mozzicato, Orazio D’Angelo e Mirko Alfio Licciardello ha totalizzato 534/600. Nel Trofeo delle Regioni di Trap si è imposta la Lombardia con 554 bersagli utili davanti alla Puglia e alla Toscana (544), al Lazio (539), all’Umbria (536) e appunto alla Sicilia.
Improntato al consueto realismo il commento del selezionatore Fabio Sollami: “Molti degli atleti di questa squadra, e del resto anche io con loro, hanno affrontato gare importanti per tre settimane consecutive. Ci siamo anche accollati più di duemilacinquecento chilometri di percorsi in macchina. Tutto questo ci ha costretti ad arrivare molto stanchi al Trofeo delle Regioni di Fossa Olimpica. Per gli impegni lavorativi di tutti non sarebbe stato d’altronde neppure possibile anticipare di un giorno la partenza per avere appunto una giornata di recupero prima della gara. Anche in allenamento avevo già avvertito che il problema dell’affaticamento affliggeva la squadra: nelle serie di prova abbiamo viaggiato sempre intorno ai diciotto/venti zeri per ogni serie e non posso dire che esista una motivazione specifica per spiegare il fatto che ognuno degli atleti è stato certamente al di sotto delle proprie potenzialità, tranne appunto sottolineare che siamo stati nell’impossibilità di realizzare il corretto recupero di energie fisiche e mentali in un periodo della stagione davvero fin troppo denso di avvenimenti. È doveroso elogiare Salvo Dell’Aquia, che a sua volta in allenamento aveva incontrato numerose difficoltà, autore in gara di un buon 97. Questa volta dobbiamo accettare un risultato un po’ meno brillante che comunque ci ha permesso di collocarci al sesto posto in una classifica di diciotto squadre presenti: e nel complesso questo responso ha un suo positivo valore agonistico.”
Nel Trofeo delle Regioni di Compak in programma sulle pedane di Orvieto la Sicilia del coach Orazio Barbagallo - in gara nella graduatoria delle Categorie - si è collocata all’ottavo posto in classifica con 502/600 alle spalle dei neo-campioni della Campania (553) e di Emilia-Romagna (539), Umbria (533), Lazio (526), Lombardia (520), Marche (518) e Toscana (504).
“Avevo preparato la squadra e la trasferta a mio avviso in modo impeccabile, - ha spiegato Orazio Barbagallo - cercando di creare il gruppo e le motivazioni. Purtroppo siamo partiti un po’ con il piede sbagliato al primo campo e non sono riuscito a rimettere i ragazzi in carreggiata per poter rispettare quella che è la loro media. Sono certamente deluso perché ci aspettavamo di più. Sono però anche grato alla Federazione e alla nostra Delegazione regionale che ci consente di partecipare a competizioni così importanti e sempre appassionanti. Dispiace naturalmente di non essere riusciti a fornire quei risultati che invece i miei atleti in altre occasioni hanno saputo totalizzare. Siamo però intenzionati a tornare subito a lavorare, considerando appunto proprio le lacune che si sono manifestate questa volta, in vista di un risultato certamente diverso e migliore alla prossima occasione.”
Ha concluso al settimo posto con 512 centri all’attivo la squadra della Sicilia di Skeet che il Direttore tecnico Cristian Longombardo ha condotto alla sfida in programma sulle pedane capitoline di Bottaccia. Il Trofeo delle Regioni 2023 di Skeet è andato al Lazio che ha totalizzato 561/600 e ha preceduto Toscana (558), Sardegna (534), Campania (527), Lombardia (526), Friuli-Venezia Giulia (519) e appunto i nostri portacolori a 512.
“Il nostro obbiettivo - ha dichiarato Cristian Longombardo - era quello di arrivare al podio ed è un programma che sto perseguendo già da qualche anno: indubbiamente, però, le altre squadre sono al momento più competitive di noi. Nel corso della gara c’è stato un calo di rendimento da parte di uno degli atleti di Terza categoria: è comprensibile che accada quando un atleta con meno esperienza affronta una competizione nazionale a squadre che responsabilizza molto. Non è tuttavia per il risultato di un singolo atleta che non siamo riusciti a centrare il traguardo del podio. È appunto fuori discussione che allo stato attuale altre squadre abbiano atleti più forti, specialmente nelle categorie maggiori. Stiamo però creando un buon vivaio di giovani tiratori come Nicolò Licata e Matteo D’Amico che hanno fatto davvero un buon punteggio anche in questa gara. Manca certamente ancora qualcosa per raggiungere il podio che è appunto la nostra meta, ma ritengo che non siamo lontani e che invece stiamo percorrendo la strada giusta.”