È legittimo scomodare la definizione di capolavoro per il risultato conseguito da Giuseppe Fiume al Campionato d’Europa di Fossa Universale che si è disputato nei primi giorni di giugno a České Budějovice, nella Repubblica Ceca. Il diciottenne atleta del Tav La Contea (che era stato già ottimo terzo tra gli Juniores al Mondiale della stessa disciplina nel 2022) ha infatti centrato una sorta di bingo andando a conquistare il titolo continentale assoluto, la medaglia d’oro individuale tra gli Juniores e ancora il titolo collettivo degli under 20 insieme ai compagni di squadra Andrea Diana e Mario Fabrizi.
L’impresa dell’universalista catanese (di famiglia originaria di Fiumefreddo) è maturata con gradualità. Uscito dalla prima delle otto serie di gara con 24/25 (all’atleta di Caltabiano è sfuggito un sinistro in quarta pedana), successivamente Giuseppe Fiume non ha concesso più niente dando vita ad una sfrenata galoppata verso il successo a suon di 25/25 nell’arco dei quattro giorni di gara: in un impianto tecnicamente perfetto che ha agevolato i punteggi alti, ma anche a dispetto di condizioni meteo improbe che hanno costretto gli atleti a gareggiare spesso con la pioggia in uno scenario invernale. Soltanto nell’ultima serie l’atleta della scuderia della Contea ha incontrato qualche comprensibile difficoltà a gestire una sorta di vertigine da alta quota. Dopo aver colpito tutti e ventiquattro i piattelli di quell’ultima serie, al venticinquesimo lancio - il duecentesimo complessivo - la pressione psicologica ha imposto un altro zero all’azzurro del Ct Sandro Polsinelli.
“Pesava tantissimo quel piattello, - racconta Giuseppe Fiume - e mi ha sovrastato l’emozione. In realtà non avevo la consapevolezza precisa che quel piattello avrebbe significato l’immediata conquista del titolo, però immaginavo ovviamente che un eventuale 199/200 mi avrebbe permesso di accedere al vertice della classifica.”
Il 198/200 di cui Giuseppe Fiume si trova accreditato al termine dei “tempi regolamentari” dell’Europeo nella Repubblica Ceca è indiscutibilmente un gran punteggio che lo decreta subito campione continentale individuale degli Juniores, ma non è sufficiente a laurearlo immediatamente anche vincitore assoluto di quel confronto perché allo stesso risultato è approdato frattanto anche lo spagnolo Ruben Puente Sanchez. E allora la strada per l’impresa obbliga adesso Giuseppe Fiume al transito da una strettoia davvero impervia rappresentata dal duello sulla distanza di altri venticinque piattelli con uno dei più forti ed esperti specialisti del panorama mondiale.
“All’inizio ero un po’ spaventato. - Spiega ancora Giuseppe Fiume - Conoscevo Ruben Puente che è un grandissimo tiratore di esperienza e che anche in questo caso aveva sfoderato un eccezionale 198. Però fino dal primo piattello dello spareggio ho capito che ero perfettamente in gara. Al primo zero di Puente, poi, verso il ventesimo piattello, il mio cuore ha iniziato a battere più forte perché ho sentito vicina la vittoria.”
Puente cadrà in errore ancora un’altra volta negli ultimi lanci di quello spareggio e per l’azzurro catanese, sempre invece impeccabile fino all’ultimo piattello, sarà trionfo per 25 a 23. E con il titolo individuale Juniores e quello a squadre arriverà dunque anche l’alloro più pregiato: il titolo di campione europeo open.
Così Giuseppe Fiume racconta le ultime incredibili e concitatissime fasi di quell’impresa.
“Mio padre da casa fremeva e allora il mio compagno di squadra Vincenzo Triscari ha fatto una sorta di telecronaca diretta dello spareggio proprio in videochiamata con mio padre. Quando ho colpito l’ultimo piattello ho visto mio padre nello schermo del telefono che quasi non credeva a quello a cui stava assistendo! E subito dopo al telefono di Triscari è arrivata anche la chiamata di Adriano Avveduto…”
Già, perché in questa impresa c’è un artefice che ha un ruolo di primissimo piano. È stato proprio il Direttore tecnico della Contea Adriano Avveduto (non a caso: l’imperatore Adriano di una lunga stagione di vittorie prestigiose in azzurro nella “cinque macchine”) che ha intravisto molti anni fa le doti singolari di quel ragazzo di Caltabiano e lo ha avviato alla Fossa Universale considerando sempre con molta cura il suo talento anche in occasione di numerose trasferte importanti della scuderia di Modica.
“La Fossa Universale - dichiara Giuseppe Fiume - mi ha accompagnato in tutta la carriera e se nutro questa passione e se posso anche contare su una tecnica di livello è perché ho avuto e ho un maestro di eccezione in Adriano Avveduto che mi ha permesso di crescere agonisticamente nel gruppo della Contea che per me è come se fosse una seconda famiglia.”
Con l’impresa di Giuseppe Fiume al Campionato europeo di Fossa Universale di České Budějovice brilla in realtà splendidamente di luce anche tutto il movimento tiravolistico siciliano. Lo ha spiegato efficacemente il Delegato regionale Fitav Michele Sollami in una dichiarazione rilasciata proprio all’indomani della triplice vittoria dell’universalista isolano.
“Questa straordinaria impresa che Giuseppe Fiume ha conseguito con la maglia azzurra della nazionale di Fossa Universale è naturalmente motivo di orgoglio di tutto il movimento tiravolistico italiano, ma mi sento in dovere di evidenziare l’importanza che ha rappresentato il contesto agonistico della Sicilia nella crescita di questo nostro atleta. Non è un caso che Giuseppe abbia conquistato brillantemente il titolo di campione invernale Juniores nel circuito siciliano di Fossa Universale dello scorso mese di gennaio. È la dimostrazione che l’attività agonistica che si può svolgere nelle regioni è una palestra indispensabile per la maturazione tecnica di ogni atleta e poiché la Sicilia in questi anni ha sistematicamente dedicato energie e risorse alla pratica tiravolistica di ogni disciplina, sento di poter dire che, proprio come è avvenuto in questi giorni per Giuseppe Fiume, molti altri giovani talenti del nostro panorama siciliano si avvieranno presto a compiere altre grandi imprese proprio con il conforto di un lavoro accurato compiuto nelle nostre Associazioni.”